Cos’è il TAN in un prestito?

 

Il T.A.N. (Tasso annuo nominale), è il tasso d’interesse in percentuale e su base annua che una banca o un intermediario finanziario chiede ad un creditore per la concessione di un finanziamento.

In molti casi il T.A.N. è offerto in funzione del potere contrattuale del cliente.

Il T.A.N., a differenza delle altre sigle (T.E.G.M. e T.A.E.G.),  indica il “costo puro” della moneta a cui viene concesso il finanziamento.

In poche parole, il T.A.N.  non comprende tutti gli ulteriori costi (elencati nel SECCI) richiesti dalla banca o dall’ intermediario finanziario per la concessione del finanziamento.

In alcuni casi si può verificare una notevole differenza tra T.A.N. e T.A.E.G.

Pertanto un prestito con TAN molto basso, potrebbe avere un TAEG molto alto, al limete del tasso usuraio, ma consentito dalla legge.

Per esempio un prestito contro cessione del quinto dello stipendio o pensione potrebbe riportare un T.A.N. al 6,00% ed un T.A.E.G. al 19,00%, consentito dalla legge in quel trimestre di riferimento.

Inquesto caso, il cliente risulterebbe svantaggiato in fase di estinzione anticipata, poiché il calcolo del residuo debito sarà effettuato al 6,00% e non al 19,00%; gli saranno rimborsati alcuni costi previsti per legge, come parte del premio assicurativo non goduto ed eventualmente parte delle commissioni incassate anticipatamente, dalla banca o dall’intermediario finanziario, per tutta la durata del prestito.